Sembra che a volte l’attenzione di tutti venga catalizzata su un argomento anche in assenza di novità estemporanee… e quasi sempre sono così egocentrico da credere che tutto succeda semplicemente perché interessa a me :D
Stavolta è il caso di KDE, la sua ergonomia, la sua (mancanza di) direzione e le sue enormi potenzialità. Ne ho scritto ieri in “Oxygen: aria nuova. Segnali di vita in KDE?“, non senza essere criticato un po’, e di nuovo oggi in risposta al team di Oxygen in “Add more padding :)“. Manco a farlo apposta, un paio d’ore fa Jos Poortvliet ha pubblicato queste sue riflessioni su Planet KDE. Riflessioni in cui non si fa alcun problema a dire frasi come: “Gnome builds a great user experience on inferior technology, KDE creates super technology while not doing enough on usability”
Sono contento che Jos abbia scritto quel che ha scritto per due motivi. Prima di tutto fa piacere leggere dell’autocritica così lucida proveniente da un responsabile marketing e stampa di KDE (grazie pinotree!): dimostra un incredibile senso di imparzialità. Oltre questo le parole di Jos, le sue critiche e le sue idee calzano a pennello con quello che scrivo io da anni… ma che ovviamente detto da un esterno come me non potrebbe mai andare bene :D
Beh, voglio rispondere con voi ai principali punti esposti da Jos e fare qualche inquietante ipotesi su quelli che non ha ancora esposto ;)