Da una segnalazione di Dave in SocialBox: “Dear Ubuntu Community Council members, on behalf of the openSUSE Board, I would like to extend this invitation to you and your community to join us at the openSUSE Conference in Nuremberg, Germany October 20-23, 2010.. Con queste parole la comunità di openSUSE ha invitato Mark Shuttleworth e la comunità di Ubuntu a partecipare all’openSUSE Conference che si terrà a Norimberga. Questa conferenza è intitolata ”Collaboration Across Borders” e ha come obiettivo quello di facilitare la cooperazione e l’amicizia tra le varie distribuzioni Linux .”
La sua risposta è stata un “Grazie ma no, grazie. Ho da fare, mando qualcuno, grazie“, abbastanza prevedibile se ci pensate. Avrei potuto capire se ad invitarlo fosse stata la dirigenza di Novell – l’azienda sponsor di openSUSE, che però al momento ha ben altri problemi – ma un invito da parte di openSUSE, specie adesso che puzza un po’ di cadavere, lo vedo meglio indirizzato ad organizzazioni più che aziende. Dopo tutto Shuttleworth è lo stesso che qualche anno fa fece notizia con il suo invito finto-naïf agli sviluppatori openSUSE di “unirsi a Ubuntu”…
Ne riparliamo quando (e se mai) si riuniranno Red Hat, Novell e Canonical e decideranno di collaborare sul serio.
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Aggiornamento: Wall Stree Journal riporta che VMWare comprerebbe Suse, i brevetti andrebbero ad Attachmate.
Non è una novità che Novell sia in vendita, o meglio in cerca di un compratore, da ormai parecchi mesi. Ne è stata data notizia in SocialBox (fate una ricerca) e ne ho parlato personalmente in più occasioni.
Il motivo di tanto interesse per le sorti di Novell è duplice: da una parte (Open)Suse, che è una delle distribuzioni enterprise più accreditate e, più frivolamente, forse l’unico vero riferimento per KDE; dall’altra Novell stessa, il cui valore – come sempre più spesso accade – si misura in brevetti registrati e che tanto per dirne una è proprietaria del marchio UNIX, vinto a SCO in una delle più epiche battaglie legali a memoria di pinguino. Tra l’altro Novell è quella stessa azienda che ha stretto una Secretissima Alleanza con Microsoft…
Adesso è spuntato fuori che queste due “parti” sono state divise in altrettante società finalmente pronte ad essere acquisite da compratori che (in puro stile Novell) al momento restano sconosciuti. Sono ovviamente fioccate ipotesi sui potenziali acquirenti: HP? Microsoft? Dell? Oracle? VMWare? E …e se Red Hat comprasse Novell? La posta in gioco è alta.
Nella 42 SocialBox (qui il feed RSS: siamo già oltre 300 500 abbonati!) è da poco apparsa una segnalazione di Frafra secondo cui “Red Hat non scarterebbe la possibilità di comprare Novell”. Talmente incredibile …da essere quasi plausibile.
Novell è un’azienda molto importante per le sorti della pinguinità tutta: dopo la vittoria contro SCO si è chiarito che detiene i diritti su UNIX; allo stesso tempo ricorderei i suoi accordi secretissimi stretti con Microsoft, nonché tutta una serie di invischiamenti in GNOME. Aggiungiamo che Novell è da mesi in odore d’essere acquisita e non si sa chi potrebbe trarne vantaggio: Microsoft? Oracle? Appunto Red Hat?
In una situazione così ingarbugliata non è poi così peregrina l’idea che possano occupare il camaleonte proprio con un cappello rosso.
Come dicevo, stavolta ho preferito installare Ubuntu da zero. La procedura è stata abbastanza rapida ma non troppo, contrassegnata da qualche intoppo che non ferma certo uno che conosce la distribuzione ma che potenzialmente bloccherebbe un novizio di Ubuntu.
Superati questi intoppi la distribuzione è snella, semplice e accattivante come sempre, anche se mi sono ostinato a preservare le impostazioni degli utente nella partizione /home, cosa che mi limita un po’ nell’esplorazione delle piccole novità legate al nuovo GNOME e ai piccoli dettagli estetici tipici di Intrepid Ibex.