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Microsoft contro OpenOffice.org (e la coerenza)


Voglio dare un po’ più di eco a questo video segnalato da Patrizio, e aggiungere anche una piccola osservazione: in mezzo a tanti messaggi spudorati e ai trucchetti di marketing spicciolo, questa pubblicità ha senza dubbio anche un nocciolo di verità. OpenOffice.org continua ad essere visto un po’ come un clone scalcinato di Microsoft Office, specialmente per i problemi di compatibilità con i formati di Office.
Piuttosto che una pecca di OpenOffice.org però, non è forse lo stesso controproducente e ormai impraticabile protezionismo di Microsoft la causa di tutto ciò? Mentre aspettiamo che LibreOffice assuma un respiro più comunitario di quanto avrebbe mai potuto fare OpenOffice.org, non possiamo far altro che invocare provvedimenti illuminati da parte della UE e augurarci la realizzazione pratica di tutti i proclami delle istituzioni che teoricamente favorirebbero il formato ODF.

Pensierini di pollycoke su Docs.com

Pensierini di pollycoke su docs.com
Pensierini di pollycoke su docs.com

Ecco la prima (per quanto mi riguarda) schermata del tanto atteso Docs.com.
E che cosa sarebe questo tanto atteso Docs.com?” sento dire a qualcuno tra le ultime file… Beh non è altro che un modo per utilizzare Microsoft Office Online,integrato con Facebook e con qualche funzionalità di condivisione e modifica collaborativa. Ci trovate infatti Word, Excel e PowerTristezzaPoint, con tutte le funzioni di base (quelle usate dalla stragrande maggioranza di utenti), insieme ad alcuni pulsanti per indicare l’URL del documento o per segnalarlo sul vostro profilo di Facebook.
Sì, praticamente non è altro che la risposta alla concorrenza (evviva la concorrenza!) di Google Docs, anche se fa molto strano vedere Microsoft che dà gratis online il suo miglior prodotto nonché gallina dalle uova d’oro… ma c’è di più.

Office online? R.I.P. Microsoft (1975-2010)

google-microsoftMicrosoft ha annunciato che rilascerà una versione di Office 2010 online, gratuita e sostenuta solo da pubblicità.
È visto da tutti come un tentativo di risposta alla strategia delle applicazioni web di Google, che con Chrome OS si prepara a sfruttare appieno tutta la potenza di suite d’ufficio e altri applicativi online anche senza interruzioni pubblicitarie. Francamente non so che benefici Microsoft conti di ricavare da questa mossa, visto che Office rappresenta per la società la principale fonte di introiti.
Beh, vedremo. Ovviamente non sarà proprio un R.I.P. Microsoft ok… ma non conosco un acronimo per dire “Lecca la sarda in pace“.

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