Nokia è finalmente riuscita nell’impresa di buttare definitivamente al cesso tutto il suo prestigio? Probabilmente presso la comunità di sviluppatori open source, sì. Non ci è dato sapere che sviluppi avrà a livello commerciale lo storico accordo di oggi, ma di sicuro da parte di Nokia è una decisione sbagliata in tantissimi modi…
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Ogni tanto capita a tutti di spararne una così grossa e improbabile che quasi suona geniale …e se succede ad un tipo come Cornelius Schumacher, alla guida di KDE e.V., rischia di diventare la storia del mese. Nella sua discussione in SocialBox, Jaicioth segnala infatti un articolo di Phoronix a proposito di questa idea di Cornelius:
We all love Qt, without it KDE wouldn’t exist. We also love the KDE development platform, it provides all that what Qt doesn’t have or didn’t have at some point in time. But is there still a real reason to keep them separate? Wouldn’t it be much more elegant, if you wouldn’t have to decide, if to use some KDE classes or write a “qt-only” application, if you would get all the wonders of KDE from Qt in one consistent way?
Unificare le librerie di KDE e Qt?! Respirate. Significherebbe un KDE 5 e forse anche un KDE 6, rottura di ogni traccia di compatibilità, dibattiti e polemiche infinite e soprattutto un immane lavoro; d’altra parte Phonon ha fatto esattamente questo percorso… Sarebbe il modo più geniale che potrebbe escogitare KDE per assicurarsi un futuro in Symbian, MeeGo e nella tuttora sterminata base utenza di Nokia (cfr “Aspettate prima di dire che Nokia è morta…“).
Ah ma ecco un piccolo particolare: non sappiamo ancora come la prenderebbe Nokia ;)
Sono passati sei mesi dalla mia ultima recensione di KDE (cfr “Fotorecensione di KDE SC 4.4.2“) e per un progetto open source con la vitalità di KDE si tratta di un tempo veramente lungo.
In questi giorni ho finalmente avuto modo di provare la distribuzione “ufficiosamente ufficiale” di KDE, creata sulla base di openSUSE 11.3, dunque ne ho approfittato per scattare oltre 80 immagini e appuntare le mie note su distribuzione e desktop.
Vi sentite pronti per sapere quanti “ancora” conterrà stavolta il verdetto finale? Mi sa che avrete una sorpresa.
Ottime notizie per i pinguini più curiosi: le Qt, le librerie alla base di KDE, sono adesso in grado di girare su Wayland . Lo segnala Nicola Discardi in SocialBox.
Wayland è un progetto relativamente giovane, nato per creare un server grafico leggero e reattivo, facente uso di caratteristiche del kernel Linux quali DRM e KMS. La parte interessante è che il suo sviluppo e la sua ipotetica adozione potrebbero ricevere una spinta decisiva da Intel.
È proprio un impiegato di Intel, Jesse Barnes, che ha pubblicato oggi la schermata che vedete, raffigurante una demo di drag’n’drop e un widget orologio Qt su Wayland. L’obiettivo dichiarato, come riportato tempo fa da Phoronix, è quello di usare Wayland in MeeGo (applausi), il sistema operativo mobile creato in collaborazione con Nokia. Considerando che MeeGo, a differenza di Android, è una vera e propria distribuzione Linux, chissà…
È passato del tempo dalla mia ultima recensione di KDE (cfr “KDE 4.3 non è ancora *ancora* pronto“), i cui rilasci adesso si chiamano KDE Software Compilation, ormai giunti alla versione 4.4.2.
Ho sempre predetto in maniera piuttosto arbitraria, sbruffona e superficiale che la versione 4.4 sarebbe stata la “prova del nove” per KDE 4. Questo ha portato molti di voi a chiedere conto della mia opinione adesso che KDE SC 4.4 è finalmente qui… Beh, eccola. “E in technicolor, anche” (cit).