Oggi ho letto dell’ennesima sedicente “distribuzione per artisti”, sulla falsa riga di una lunga serie in cui spiccano Planet CCRMA basata su Fedora e Ubuntu Studio basata su Ubuntu. Due esempi importanti ma in larga parte falliti, dal momento che purtroppo non abbiamo ancora un framework multimediale serio.
Dico la verità, sull’onda della favolosa accoppiata Jack e Ardour qualche anno fa ci avevo sperato anche io, poi però il frutto di tutto quel fermento è stato gettato alle ortiche e ridotto a controcultura della controcultura. Per questo non capisco se i questi progetti minori che spuntano come funghi per proporre un remix di Ubuntu come “distribuzione per artisti” abbiano alle spalle un minimo di autocoscienza. Che senso ha mettere insieme pezzi di un puzzle incompleto e spacciarli per soluzione? È una truffa, e non ha niente di artistico :D