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ora anche Linspire, dobbiamo temere per Ubuntu?

L’ultima notizia che rimbalza da un sito all’altro è che Linspire e Microsoft hanno stretto un accordo basato su difesa di brevetti e altre amenità. Linspire è in linea cronologica il terzo distributore a scegliere la via comoda.


Comodo, eh? Con questo ingegnoso trucco, stare in piedi è più facile!

L’accordo tra Microsoft e Novell (cfr cat “Novell“), ormai di qualche tempo fa, è stato bocciato dalla quasi totalità dei commentatori, della “stampa” specializzata, dei distributori seri, degli utenti veterani e perfino dall’Associazione mondiale per la difesa e conservazione del Sesso Libero¹. Insomma un esempio di come non va portato avanti un affare che basa la sua fortuna sull’apporto di una comunità.


Di recente però è toccato a Xandros (cfr “Non saremo mai come voi…“), azienda che sta dietro ad una delle distribuzioni più inutili della storia, ripetere l’errore. Adesso invece è la volta di Linspire, che – forse lo ricorderete – prima si chiamava Lindows ed è stata portata in tribunale da Microsoft, che ha costretto i dirigenti a cambiarne il nome.

Forse vi starete chiedendo se il mondo ha preso a girare dalla parte sbagliata o se vi siete persi qualche passaggio… Il passaggio, in caso vi siate chiesti, è il denaro. Vecchia storia ma sempre attuale.

La domanda che un po’ di gente comincia a porsi è: “esiste il pericolo di leggere una notizia del genere su Canonical/Ubuntu?”. La risposta a breve termine è no, come sostiene in questa intervista lo stesso Mark “Mr Ubuntu” Shuttleworth:

No, absolutely not

Non avete idea di come sembra bella la Terra vista dallo Spazio (S.d.felipe)²

A lungo termine però le cose potrebbero cambiare, come di recente auspicato anche dalla dirigenza di Red Hat (cfr “Red Hat e Microsoft, ovvero: fai la cosa giusta“). Infatti, sempre nella stessa intervista, a seguire Mr Ubuntu si esprime così:

[…] the time will come when the folks at Microsoft who have a clear vision for the company as a participant in this community, rather than as a hostile antagonist, will win. At that point I’d love to work with Microsoft. It’s not an evil empire. It’s just a company […]

[…] verrrà il tempo in cui alla Microsoft vinceranno le persone che hanno una chiara visione per l’azienda, come partecipe di questa comunità piuttosto che come antagonista ostile. A quel punto mi piacerebbe molto lavorare con Microsoft. Non è un impero del male. È solo un’azienda […] (T.d.felipe)

Tutto chiaro? Non proprio. Si sta formando una specie di “coalizione” di distributori asserviti a Microsoft, magari fronteggiati da Red Hat e Canonical? Qualcuno già prospetta quello che una volta era uno scherzo abusato: Microsoft Linux. Forse non c’era poi così tanto da scherzare. O sì?

[fonte: Jonathan Carter]


[¹] Il cui presidente ha ufficialmente dichiarato: “Microsoft è la solita minestra riscaldata”
[²] “S” potrebbe stare per stronzata, ad esempio. La traduzione era: “no, per niente”

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