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Nuovo tema di Ubuntu: pregi e difetti

Ubuntu Lucid LynxSono stato via ed è passato molto tempo dall’ultima volta che ho parlato del tema di Ubuntu, ma ne è passato decisamente molto di più dalla prima volta…
Da anni si parla di un rimpiazzo per il tema di Ubuntu, dunque vale la pena analizzare questo traguardo finalmente raggiunto con la versione 10.4.
Avviso: so che vi aspettate di leggere una mia stroncatura… ma sappiate che ho detto basta ai giudizi troppo schietti, severi o duri: portano solo noie. Ho deciso che nel nuovo pollycoke cercherò di essere più diplomatico.

Fa complessivamente schifo al cazzo

Non trovo un modo meno turpiloque di riassumere i miei sentimenti nei confronti di “Ambiance“, questo il nome del tema, altrimenti definito “Light Theme”. A fare schifo al cazzo però non è selettivamente questo o quell’elemento, infatti presi singolarmente…

Lo sfondo del desktop

Originale 1680x1050 ("Salva link con nome")

Lo sfondo color leopardo a mio parere è stato accolto troppo duramente da molti e invece è di un bel viola-riscatto-anticlericale, modaiolo quanto basta per far confondere tutti ad una prima occhiata e portare i vostri amici a chiedervi: “cos’è, un Mac?“, al che risponderete: “macché, è molto meglio: è Ubuntu!“, senza peraltro tralasciare di leggere una certa delusione nel loro “Ah…“.
Curiosità: per fare in modo che i vecchi utenti vedessero cambiare lo sfondo dopo l’aggiornamento, si è dovuto nominare il file dello sfondo “warty-final” :)

Le icone in alto a destra sono B/N!


Le icone del pannello superiore sono B/N. Sono anni e anni e anni (cfr “Icone B/N per le azioni. Già, perché no?“) che sostengo che questa cosa deve essere imposta e perseguita con violenza su tutto il creato.
Le iconcine in alto a destra, tra barra di notifica e applet varie, quelle che infestano le nostre sessioni facendo a gara tra loro a chi richiama meglio la nostra attenzione con colori sgargianti, devono essere ridotte a decoroso, servile e discreto silenzio. Unica concessione per l’icona di presenza, che deve annunciare che la primavera è online. Finalmente il nuovo tema di Ubuntu ha introdotto questa che spero non resti una iniziativa isolata.

Un ennesimo tentativo di tema scuro


Il colore scuro di pannelli, menu e parti delle finestre si differenzia nettamente da tutta la concorrenza e risponde alla precisa richiesta di migliaia di utenti che per anni hanno cercato un tema scuro che fosse utilizzabile per più di cinque minuti senza istigare subdolamente a idee di morte e devastazione e stragi familiari.
Sono stati stranamente ignorati i milioni di altri utenti: quelli sprovvisti di istinti necrofili o vagamente assassini e che possono benissimo convivere con un desktop dai colori tenui, chiari e pacifici.

Ma non del tutto scuro


Non tutto è scuro. Il color cacca che fugge per fortuna ha preso il posto dello scuro nelle finestre e nei controlli. Si riallaccia rispettosamente alla tradizione di Ubuntu e crea un ponte di continuità con le precedenti versioni della distribuzione, che è in qualche modo obbligata1 a livello marketing a dare un seguito alle sue fiere origini africane. Non è sgradevole e conferisce un simpatico senso di appartenenza.
Il tema GTK in senso stretto è frutto di una cospirazione planetaria contro il buon senso. Usatelo e vi ritroverete a pensare cose tipo che non serve a nulla indossare mutande2. Gradienti usati a casaccio, spaziature criminali, tristezza diffusa… speriamo che per la versione finale sistemino qualcosa. Anzi nella mia piccola testolina confusa sono arrivato a pensare che abbiano abbruttito il tema apposta nelle beta per poi svelare il tema con la versione finale. Un po’ come i prototipi delle auto.

Decorazioni delle finestre

Non sarebbe carino a sto punto se l'ordine dei pulsanti fosse random? :D

Il tema delle decorazioni delle finestre è scuro ed è unificato visivamente, ma anche funzionalmente, con la barra dei menu. È possibile trascinare una finestra cliccando sulla parte di barra dei menu che non contiene voci del menu. Ottimo. Il pulsanti partecipano al riuscitissimo concorso: “Disegna i pulsanti ancora un po’ più piccoli” che ormai dura da anni e vede una concorrenza agguerrita darsi battaglia a colpi di pulsanti sempre più idiotamente piccoli e difficili da cliccare.
La posizione dei pulsanti delle finestre merita un paragrafo a parte.

Paragrafo a parte sui pulsanti

Mark “interstellar overdrive” Shuttleworth è molto furbo e per questa parte di interfaccia ha preparato una sorpresa pensata e destinata esplicitamente a fare discutere: i pulsanti delle finestre sono a sinistra. Già immagino di nuovo i vostri amici: “ma sì, è un Mac!“, e voi: “ma nooo i pulsanti sono invertiti!“, e loro: “e perché?“, e voi: “avete una sigaretta?“. Tranquilli: avrete tutto il tempo di spiegare loro che i pulsanti a sinistra non sono nemmeno nati con Apple! Mentre loro sbadiglieranno.
In realtà in una delle sue uscite stellari, Mr Ubuntu ha di recente dichiarato che 1) il pallone è suo; 2) i pulsanti vanno a sinistra “perché a destra ci voglio mettere il cesso”. Qualcuno si sta già sperticando per immaginare cosa intendesse e ci sono già teorie su personalizzazioni esagerate da effettuare a livello di GTK+. La mia immodesta opinione è che lo spazio a destra sarà occupato non da nuovi widget delle finestre3 ma da estensioni del pannello di GNOME. Augh.
Insomma, presi singolarmente sono tutti elementi che hanno un loro motivo d’esistere. Complessivamente però mettete insieme viola-anticlericale-modaiolo-snowleopard, lo scuro tredici-anni-con-la-condizionale, il color cacca-che-fugge, i pulsanti a sopresa… mescolate con un pizzico di esplicita, tangibile e gratuita volontà di far discutere, condite con qualche idea interessante se pure annegata tra altrettante insensatezze. Avrete il quadro completo.
Ovviamente se qualcuno non fosse d’accordo con il titolo, sappia che ha tutto il diritto di sbagliare ^^

Si può cambiare con pochi click!


È inutile negarlo: dopo sei anni di attesa ci aspettavamo tutti che il tanto prospettato e favoleggiato tema di Ubuntu dovesse essere chissà cosa, come se un tema potesse risolvere tutti i problemi e le mancanze dell’altrettanto prospettato e favoleggiato “Linux sul Desktop”. Se alle spalle del tema grafico ci sono toolkit incompleti, carente supporto all’hardware grafico e la più assoluta mancanza di cooperazione tra i diversi progetti, è normale che gli utenti comincino ad investire il tema di più importanza di quella che in realtà abbia.
Un tema grafico è solo un tema grafico, ossia un costume, uno strato accessorio più o meno gradevole costituito da un equilibrio di colori, spaziature e trovate stilistiche che devono rendere ragione di requisiti minimi di gusto estetico e praticità. Mettere la questione in questa prospettiva credo che aiuti ad andare oltre qualsiasi giudizio, positivo o negativo che sia.
Ad ogni modo, nel frattempo che maturi tutto quello che c’è sotto il vestito (e c’è molto) si può sempre scegliere un tema e uno sfondo differente ;)

Note all'articolo

  1. Niente di negativo, fate conto obbligata in senso musicale. []
  2. Davvero, non mi interessa sapere che lo pensate anche voi. A meno che… no niente. []
  3. Non hanno saputo modificare le GTK+ per diminuire lo spreco di spazio, volete che aggiungano nuovi controlli? []
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