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Grafico sull’uso di software libero nel governo EU

Aaron Seigo è stato uno di quei pochi che ha letto il PDF sull’uso di software libero nel governo europeo, linkato ultimamente dai principali siti di notizie specializzate della rete. Aaron è stato così gentile da estrapolare questo grafico per noi:

357_kde_in_euro_gov-thu.png

Come potete notare, a parte il primo risultato che è l’OS in sé, abbiamo:

  • Un’ovvia prevalenza di software come Apache, MySQL, PHP, Samba, Squid. Pensate a quanti siti reggono grazie a soluzioni “LAMP” (GNU/Linux Apache MySQL PHP)
  • Un ottimo piazzamento di Mozilla (comprende Firefox)
  • Un buon piazzamento di OpenOffice.org
  • Più in basso: un utilizzo nettamente superiore (quasi il doppio) di KDE rispetto a GNOME

Ricordo che sono dati relativi a sondaggi ristretti al campo di utilizzo per scopi governativi, non di utenti normali. Questo è un fatto intrinsecamente confortante, più il software libero si lega all’uso istituzionale, più ne viene riconosciuta la bonta, più – ovviamente – riusciremo a conquistare la fiducia di chi legifera :)

Se qualcuno avesse voglia di leggere il PDF per comunicarmi se ci sono anche dei numeri assoluti e soprattutto se c’è un confronto con software non libero, sarebbe un grande :)

12 commenti

  1. Giorgio Caligni

    Insomma…
    Il 3,8 % mi pare quasi una nullita’ rispetto a Linux che sta sul 50%. E questo pure a livello di industria in generale: tutti hanno scelto Linux, non BSD. Un motivo forse c’e’, ed e’ da ricercare nel modello di sviluppo dei due kernel. Forse chi investe pensa che Linux sia piu’ dinamico e veloce, nonostante sia hypercaotico, che abbia insomma piu’ chances di cambiare in tempo per adattarsi alle esigenze dell’utenza. I BSD puntano sulla qualita’ totale, ma come sviluppo sono impacciatissimi, e forse per questo il mercato li sta snobbando se non per usi di nicchia.

    E’ la vittoria di un modello, cioe’ quello evolutivo, secondo me.

  2. Cieffe

    Io lo sto leggendo, poi farò sapere :)

    Quello che balza all’occhio è che quasi il 30% dei rispondenti al questionario utilizzano oss ma non lo sa. Vale a dire, ad esempio, che alla domanda usate software open source la risposta è stata no, ma alla seguente domanda, cosa usate come server web la risposta è stata Apache :)

    Non so a dire il vero se c’è da ridere o da piangere, ma tant’è.

    Carlo

  3. norton

    L’uso di KDE e GNOME secondo me sono gli unici indici di utilizzo di Linux come sistema desktop, inquanto Linux viene usato come server e questo lo vediamo appunto dalla soluzione LAMP. Mozilla e e OO.o sono usati anche su altri OS.

    46,6 – (Linux)
    33,4 = (Apache)
    ——–
    13,2 (KDE 10,2; GNOME 5,5; alcuni usano entrambi i WM )

  4. Giorgio Caligni

    Calcoliamo pure che i dati si riferiscono al 2005!

    Nel 2006 la parte desktop di Linux e’ cresciuta esponenzialmente (soprattutto con Ubuntu). Ma anche col 5% di Gnome, e’ gia’ molto di piu’ del solito 2% che danno tutti di solito come installato per il desktop. E ripeto, stiamo parlando del 2005, non del 2006.

    E calcolando che in un anno la sola Ubuntu e’ passata da 4 a 8 milioni di utenti…

    Comunque il problema dei numeri sull’installato e un problema grosso quando si parla di Linux e distro (anche per le aziende). Di fatto a parte questo studio citato, non ci sono statistiche attendibili per stimare _quanti_ sono gli utenti di Linux.

    C’era pure l’ultimo articolo di Mr.Ubuntu sul suo Blog che affronta l’argomento, in qualche modo, parlando di cosa fare per avere piu’ supporto per l’Hardware (in particolare le webcam che fanno i driver solo per Windows). Sapere _quanto_ conta ad oggi sul mercato il popolo di Linux, sia in ambito deskto, ma pure in ambito business per i professionisti, e’ abbastanza fondamentale per stabilire delle strategie per promuovere Linux e l’OSS.

    Anzi, piccolo suggerimento per Felipe: se tu conosci qualche modo, o qualche statistica aggiornata per fare queste stime dell’utenza, fai un bell’entry nel blog, che penso interessi molto a tutti! :)

  5. Vernon

    notevole la diffusione del software other! Io ho sempre creduto di poterne fare a meno. D’ora in poi, appena installo una distro sara’ d’obbligo:

    sudo apt-get install other

    W i pentodi in push-pull

  6. Leo

    Salve, volevo fare degli appunti su i BSD.
    Premetto che utilizzo Ubuntu regolarmente come workstatino, ma, in situazioni critiche, quindi dove è richiesto quanto più è possibile affidabilità, aziende, anche non del settore, richiedono sempre più spesso soluzioni basate su BSD, almeno questo è quello che noto personalmente, e la dove posso e la richiesta non è precisa cerco di infilarceli io :). L’utilizzo dei BSD che si trovano in giro per le aziende, non si ferma piu’ solo ai firewall, ma è sempre crescente l’utilizzo come web server, proxy ecc..
    Più volte ho cercato di tirar fuori delle workstations con freebsd, ma l’impresa è una cosa veramente ardua, ho provato anche cose come desktopbsd, pcbsd, ma rispetto ad una Ubuntu… ce ne vuole ancora.
    Ad ogni modo interessante la statistica, spero che la crescita non si arresti.
    Sarei interessato anche io a qualche statistica aggiornata.

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