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Ubuntu come lavoro, ecco le opportunità

Se siete entusiasti di Ubuntu e volete fare sempre di più, se siete in gamba e avete voglia di far diventare questo mondo per esseri umani il vostro mondo… ecco come fare per trovare un lavoro per Canonical ed essere stipendiati per migliorare Ubuntu:

ujobs.png

UbuntuJobs è una sezione sempre aggiornata del sito ufficiale di Ubuntu, che presenta le ultime novità riguardo al personale richiesto per lavorare su differenti aspetti della distribuzione. Non pensate che le offerte siano rivolte solo a super programmatori, o che siano solo stupidate tipo “cercasi mantainer ufficiale della macchinetta che prepara il caffè per i dipendenti del reparto shipit” :D

Ci sono richieste per tutti i gusti: dal design delle interfacce alla programmazione, dal lavoro sull’installer al reparto qualità… e la cosa interessante è che il lavoro si può svolgere da casa se si ha la banda larga (anche se in alcuni casi sono previsti viaggi). Che aspettate?

Io credo che attenderò che annuncino un posto come modello, o al massimo come stimolatore di modelle… sapete, per farle venire bene in foto…

19 commenti

  1. SergioUbu

    Quote felipe: “Io credo che attenderò che annuncino un posto come modello, o al massimo come stimolatore di modelle… sapete, per farle venire bene in foto…”

    Ahahahahahahahaha :D !

  2. Steno

    Bhe mica da ridere i profili richiesti. Probabilmente i più bravi in questi campi già stanno lavorando in qualche posto equivalente preso altro distributore …
    Cmq interessante, a dimostrazione (se ce ne fosse bisogno) che anche con il FOSS si può lavorare ad alto livello.
    Ma quanto guadagnerà un “Ubuntu Server Technical Lead” ?

  3. Musikele

    non ho capito bene la noticina scritta piccola piccola: “al vostro ingresso in azienda, vi sarà impiantato un microchip che esploderà quando vi scoverà inattivo”

  4. neXus

    @Musikele …
    Modestamente trattasi della mia ultima opera in ambito bioingegneristico ;-) e dire che No_vell me lo voleva pagare il doppio con i soldi di tutti sapete chi..
    Ma io per motivi di bbbandiera non ho ceduto!

  5. Bl@ster

    Mah… comunque ottimo, solo che siccome Ubuntu è Open Source, non credo che paghino fantastiliardi di dollari. Si può sempre provare…

  6. mOLOk

    Colgo l’occasione per ricordare che ci sono distro portate avanti dalla sola community, senza sovvenzioni esterne.
    e.g Arch Linux, Gentoo, Debian (beh, forse non piu` totalmente…), etc.

    Quindi, quando criticate (magari in maniera poco costruttiva) qualcosa/qualcuno, prima pensate se costui viene retribuito o meno…
    E` facile impegnarsi quando ti arriva qualcosa in tasca :)

    N.B.
    La mia e` piu` che altro una battuta, ovviamente anche a me piacerebbe guadagnare contribuendo allo sviluppo di una distro e so bene che e` solo positivo che aziende/persone danarose investano nel FOSS

  7. riva.dani

    In più anche se poco ben retribuito, sarebbe un TELElavoro onesto e coerente, senza contare che si può considerare un contributo, oltre che a favore della comunità, a favore di tutto il mondo del software libero, e di riflesso, a favore di tutta l’umanità.

    Beh forse ho un pochino esagerato, comunque la vedo come un’ottima opportunità soprattutto per studenti volenterosi di trovarsi un lavoro comodo (quindi da fare a casa).

  8. dudek

    @mOLOk
    che differenza fa se ti pagano o no? o lo fai oppure no, se ci guadagni e’ meglio, se lo fai per studio ci guadagni lo stesso, se lo fai per altre ragioni puoi gudagnarci in altri campi o risparmiare altri “passatempi”. Per quanto mi riguarda, se devo fare qualcosa gratis lo faccio per Ubuntu.
    ___
    Vorrei solo fare una polemica senza strascichi sul lavorare per Ubuntu o chiunque altro anche in italia:
    ovviamente se sei nato in un paese anglofono sei privilegiato di molto.
    Se sei nato in altro paese ma hai studiato inglese a scuola, puoi perfezionarlo e trovare lavoro facilmente.
    Se, oltre all’italiano, parli discretamente altre due lingue straniere ma non l’inglese, che rimane relegato alla comprensione tecnica, dove vai? ;) …
    so che è così e basta, non sono proprio ritardato, ma vi sembra giusto? è come dire che microfrost

  9. mOLOk

    beh…beh… fa mooolta differenza.
    Se io posso mantenermi (per assurdo) solo lavorando per una distro e` un discorso, se io, nei miei ritagli di tempo, contribuisco allo sviluppo, e` tutto un altro.

  10. Pingback:Open Journal » Blog Archive » Ubuntu come lavoro, ecco le opportunità

  11. psychomantum

    beh si ragazzi, son “programmatore” da poco, credo che da grande lo farò anche di professione, quindi se posso esser retribuito non mi fa schifo, poi io uso debian, se c’è un errore e so risolverlo non chiedo i soldi per renderlo noto asd XD, una cosa è portare la pagnotta, una cosa è far vivere il software libero, cioè un pò di dindini non fan schifo a nessuno gente…

  12. gnommer

    Anche Bill Gates sta lavorando al progetto Ubuntu……… vedete l’email di uno del team security :P

  13. quacklin

    ciao,

    tempo fa io ci avevo provato per community manager (che è il primo gradino per arrivare a “stimolatore di modelle” :-) …non mi hanno preso, pero’ mi hanno risposto molto gentilmente!

    provateci,

    q

  14. lele

    sicuramente come prerequisito bisogna sapere benissimo L’inglese, ma molto bene, quasi come madre lingua, altrimenti non ti prendono, poi sono profili molto alti. In italia per il momento non vedo nulla. Vediamo tra qualche anno ;)

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