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Oracle, Red Hat, Ubuntu: soldi soldi soldi!

…chi ha tanti soldi vive come un pascià…

Mi sono sempre chiesto come viva un pascià, probabilmente se lo chiedono continuamente tutti:

  • Oracle, che pur di non sottostare alle leggi di Red Hat crea una distro propria, come hanno fatto quelli di CentOS, ossia con il semplice uso di grep :D Non è una gran bella cosa ma ognuno può fare come gli pare…
  • Red Hat, che non concede l’uso del nome-marchio registrato nemmeno nei titoli di coda… Secondo me nelle riunioni dei dirigenti alla Red Hat usano delle perifrasi per indicare la propria azienda, tipo: “Quella ditta per cui noi tutti lavoriamo in questo semestre è cresciuta notevolmente”. Red Hat cmq sta cercando di offrire qualcosa di simile, quindi vedremo in futuro se è stata una scelta azzeccata.
  • Ubuntu in questo caso sembra uscirne vincente, visto che a quanto pare verrà supportata da Oracle, che si affianca ad altri grossi nomi che hanno certificato la distro.

…i beneamati soldi… :-)

10 commenti

  1. kuntz

    Quello che ha fatto Oracle sembra, al momento, decisamente scorretto.

    Red Hat ha tutte le ragioni di questo mondo per tutelare il suo nome, visto che è solo su quello che campa. Come immagino tu sappia i sorgenti di tutti i loro prodotti sono liberamente scaricabili nel pieno rispetto della comunità (ed è per questo che possono esistere Centos, Taolinux, Scientific Linux etc. etc.) Oracle non è la comunità: la differenza c’è e si vede.

    Ubuntu da quali grossi nomi è certificata?

  2. felipe

    @kuntz:
    Infatti siamo sostanzialmente d’accordo, mi sembra di aver scritto che quello che ha fatto Oracle “non è una gran bella cosa”, anche se non direi che è “scorretto”. Poi la battuta sul nome di redhat è appunto una battuta, spero non si offenda nessuno. sinceramente

    Per i nomi che hanno certificato Ubuntu: IBM, MySQL, PostgreSQL, e ora ovviamente Oracle

  3. kuntz

    Sui suoi server IBM certifica solo Redhat e Novell, nel posto dove lavoro questa cosa è un ‘pochino’ importante, immagino che lo sia anche in altri. Lo stesso dicasi per qusi tutti i grandi produttori di Hardware.
    A me spiace ma è così, spero che le cose cambino prossimamente ma ora è così.

    DB2 è sicuramente un prodotto valido ma credo non abbia il mercato di Oracle, che, per ora, non ha certificato Ubuntu, se non vado errato.

    MySQL e PostgreSQL mi sembra ci entrino pochino, sono grossi nomi in ambito di software opensource ma non ha senso metterli sullo stesso piano di mostri quali Oracle o IBM o BEA o SAP.

  4. felipe

    Mi hai chiesto quali nomi, io ti ho risposto.

    Accostamenti, divergenze, analogie, calibri, ambiti, mostri… ma di che mi stai parlando?!?

  5. kuntz

    IBM non certifica l’hardware, Oracle non certifica il DB; mi hai risposto: male.
    :-)

    Tu per cosa usi Linux?

  6. felipe

    tua domanda:

    Ubuntu da quali grossi nomi è certificata?

    mia risposta:

    Per i nomi che hanno certificato Ubuntu: IBM, MySQL, PostgreSQL, e ora ovviamente Oracle

    c’è qualcosa che mi sfugge? mi dispiace che mi dica che ti ho risposto “male”

    riferimenti alla pagina http://www.ubuntu.com/server

  7. felipe

    @kuntz:

    Ok :-)

    Grazie per i complimenti. Ma la polemica era relativa a qualcosa in particolare o sono davvero così antipatico e non me ne rendo conto?

  8. kuntz

    Sono i fottuti limiti del mezzo, ma lo saprai meglio di me :-)

    La polemica (ma polemica qui, a quattrocchi non ci sarebbe stata nessuna polemica) è relativa al fatto che le certificazioni sono un punto dolente per chi fa il mio mestiere. Tutto qui.
    Ubuntu dal mio punto di vista, al momento, è improponibile in ambito enterprise principalmente per carenza di certificazioni.
    Se Oracle ci si buttasse a pesce (cosa che non so più se succederà vista la “porcata” che han tirato fuori) le cose cambierebbero sicuramente, ma finora ,oltre ai “rumors”, non mi pare ci sia niente di concreto.

    Poi, probabilmente non ci siamo intesi su quel “grossi nomi”. Io ho pensato alla dimensione delle aziende quando tu intendevi la celebrità delle stesse.

    Qui ci sono diversi grossi nomi per come li intendo io: https://www.redhat.com/apps/isv_catalog/

  9. felipe

    ok ok

    Del resto finora quando mi è capitato di parlare di Red Hat dal punto di vista “azienda” ho sempre sottolineato che storicamente non hanno rivali… lungimiranza, scelte di campo, marketing e tutto il resto. Da *anni*

    Ubuntu invece spunta adesso dal nulla e sta cominciando a tessere solo da quest’anno la sua rete di rapporti commerciali.

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