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Desktop Icons NG (DING) per GNOME

DINNNNNG

Non avevo neanche finito di scrivere che non uso icone sul desktop in “Desktop is Home Dir e Moto Guzzi V7“, che già installavo questo Desktop Icons NG (DING) per GNOME …you know me.

Perché il cambio di opinione? Beh prima di tutto perché sì, poi il fatto è che mentre la gestione predefinita delle icone sul desktop di Ubuntu non mi garba, ho pensato che nel marasma di GNOME Extensions ci potessero essere alternative che fanno al caso nostro. E infine, perché l’opinione non è cambiata affatto!

Ma andiamo alle praticità. Una rapida ricerca mostra che DING è l’unica alternativa all’estensione di Ubuntu – tutto il resto è incompatibile/abbandonato. Dando per scontato che qualsiasi altra estensione che disegna le icone sul desktop sia disabilitata e/o disinstallata, l’installazione di DING è molto semplice come tutte le estensioni di GNOME. La funzionalità è subito abilitata e dunque non dovrete fare altro che godervi le ritrovate icone sul desktop.

L’implementazione funziona in maniera trasparente utilizzando le variabili XDG_FOLDERS, per cui funzionerà alla perfezione anche se avete usate Desktop is Home Dir come tutti i pollycocchi che si rispettano, e in tal caso vi mostrerà il contenuto della Home.

Tornare a vedere i miei file sul desktop, dopo tanto tempo che avevo disabilitato quell’impostazione, mi ha fatto sentire stranamente a casa. Insomma, “jusqu’ici tout va bien” (cit)

File nascosti o nascondibili

Una volta abbandonato il piano astratto, le cose iniziano a diventare complicate, specialmente usando impostazioni non standard.

Esempio classico: si sa che attivando l’impostazione Desktop is Home Dir come faccio io, tutti file nascosti verranno mostrati sul Desktop. Questo era facilmente negoziabile in GNOME 2 o in KDE, mentre usando DING se ne evidenzia la integrazione non completa.

DING Settings
Preferenze di DING, notare la mia impostazione “New icons alignment”:
Icone desiderabili a sx, icone da nascondere a scomparsa a dx

Scenario #1: file .bash_history

Come in passato, per modificare la visibilità dei “dot files” basta (dis)abilitare la relativa funzionalità “Mostra file nascosti” nelle impostazioni di Files o con la scorciatoia Ctrl H su una finestra di Files attiva.

Scenario #2: zoomus.conf

Sempre come in passato, ci sono altri file o directory che non iniziano con un punto ma che non voglio necessariamente vedere sul desktop, ad esempio il file di configurazione di Zoom o la stronzissima cartella “snap” dell’ugualmente stronzissimo omonimo software snap che si piazza tra le palle allo stronzissimo solito suo.

Io ho deciso di nascondere un po’ di file en masse per poi decidere con calma cosa mostrare e cosa no. Ho dato questo comando:

felipe:~$ ls -p | grep -v / >> .hidden

Questo schiaffa nel file .hidden (a sua volta un file nascosto, evviva la ricorsività) i file normalmente contenuti nella home che non iniziano con un punto eccetto per le cartelle, che di solito non dovrebbero rappresentare un problema – a parte la stronzissima snap.

Una volta creato e popolato il file .hidden, al prossimo riavvio di GNOME o al prossimo Ctrl H, il desktop sarà più ordinato. Per rivedere e modificare la lista di file nascosti alla bisogna, basta un:

felipe:~$ nano .hidden

e eliminare i file da mostrare.

Cosa mi piace e cosa forse

Aspetto positivo: l’estensione funziona e mi ha ispirato a scriverne. Forse la tengo un po’.

DING No Settings
Caduta di stile

Non sono sicuro di apprezzare il fatto che le impostazioni dell’estensione siano accessibili solo tramite pulsante destro su desktop >> Settings, invece che dal relativo pulsante impostazioni all’interno dell’app Estensioni come da norma.

La funzionalità in sè non è per forza il male, trovo sensato poter modificare le impostazioni direttamente dal desktop. Il comportamento standard però sarebbe quello di accedere alle impostazioni tramite pulsante impostazioni dell’estensione.

Forse avere entrambe le opzioni sarebbe meglio. Magari invece di “Settings”, la voce del menu del desktop si dovrebbe chiamare “Desktop Icons Settings”

Bug o imperfezioni

L’impostazione “New icons alignment” non funziona – o sì? Alcune icone continuano a apparire a sinistra nonostante abbia specificato destra, a prescindere dal fatto che siano vecchie o nuove. Forse conserva in memoria le icone che sono state spostate e non le riposiziona automaticamente – o no? Sono confuso.

DING vs Files
Icone selezionate in maniera differente tra DING e Files

D’altra parte in generale il fatto è che le icone e tutto il “desktop” di DING sono proprio disegnati/gestiti in maniera differente da Files. Lo si nota nelle piccolezze tipo:

  • La selezione multipla di file ha un aspetto leggermente alieno come si vede qui sopra.
  • Il trascinamento da Files al desktop e viceversa funziona, però i tasti Ctrl, Shift, Alt non modificano il comportamento da sposta a copia o crea collegamento.
  • Iniziando a scrivere il nome di un file o directory sul desktop non evidenzia i risultati corrispondenti
  • La disposizione delle icone non è cosciente dell’impostazione “intellihide” del “pannello”: quando il pannello è visibile copre la prima fila di icone a sinistra. Ho aggirato il problema disabilitando l’opzione “Dodge Windows” nelle impostazioni di “Dash to Dock”1.
  • La combinazione Ctrl H effettuata sul dektop non cambia l’impostazione “mostra/nascondi i file nascosti” come invece correttamente accade su Files. Se si vuole usare quella scorciatoia da tastiera, tocca prima lanciare Files – l’impostazione sarà recepita anche dal desktop e i file nascosti saranno visualizzati o nascosti a seconda di quel che avete impostato su Files.

Conclusioni

Ho scritto un bel po’ per quella che è solo una semplice estensione. Non ho ancora deciso se voglio discuterne con l’autore di DING, vorrei evitare uno dei soliti drammi incompiuti :D

Il fatto è che non so quanto senso abbia voler intestardirsi a ricreare una funzionalità che non è supportata a livello di GNOME. Il mancato supporto al trascinamento da parte di tutte le applicazioni al desktop è solo un esempio di qualcosa che nessun DING potrebbe mai aggiungere.

Per adesso continuo a usarla, vedremo quanto presto mi stancherò!

Note all'articolo

  1. Sai che stai precipitando di nuovo nel baratro dell’onanismo quando usi troppe virgolette []

12 commenti

    • felipe

      Ahah grazie per il link. Rileggendo quel bug report, torno a pensare che l’unica reale soluzione sensata sarebbe di rimuovere quella finestra di dialogo e basta!

      • Makaba

        Io uso dwm da anni ormai, ogni tanto provo a vedere quel che combinano i vari desktop environment ma poi torno sempre indietro.

  1. Bl@ster

    Io alla fine ho desistito e il mio desktop non mostra più icone, pace all’anima sua. Viceversa il desktop di macos un po’ mi manca e per colpa tua adesso ho questo tarlo :D

    • felipe

      Posso solo consigliarti di non avere macOS in mente se installi DING! Le funzioni a paragone sono parecchio limitate.

      La questione diventa quasi di principio: che te ne fai di tutto quello spazio inutilzzato sul desktop se non hai icone?

      • medeoTL

        ti guardi lo sfondo. Quindi il problema è lo sfondo che usi. Invece di cambiarlo, ci hai messo le iconcine sexy.

        • Bl@ster

          Non si può mettere una love reaction al commento di Medeo?

          Scherzi a parte: è il motivo assurdo per cui pensavo di passare a i3 per il window management. Chissà! :D

      • Makaba

        Beh, Window Maker usa quello spazio per minimizzare le icone, quindi hai una dock enorme che non ha bisogno di rimpicciolirsi.

  2. Makaba

    Io uso dwm da anni ormai, ogni tanto provo a vedere quel che combinano i vari desktop environment ma poi torno sempre indietro.

  3. neffscape

    Usare GNOME senza estensioni è come girare con il cilicio. O sei religiosamente devoto alla via di GNOME oppure è impossibile. Ciononostante negli ultimi anni ho capito che il workflow di GNOME merita di essere lasciato “puro” (le mie estensioni alterano alcuni particolari, ma lasciano intatto il “sistema” di funzionare di GNOME) e questo perchè le estensioni che cercano di classicizzare GNOME alla fine fanno un pessimo lavoro nell’insieme, e rimane sempre quel retrogusto amaro che ti sussurra all’orecchio “tu sai che non è così che dovrebbe funzionare”. Se vi piace GNOME ma non vi piace il suo workflow, credo che la migliore alternativa sia budgie. ti da un destkop classico, pulito e rifinito, con le animazioni di mutter e tutto quello che vorresti da GNOME shell ma che lui non ti vuole dare. Consiglio di provare ubuntu budgie. Io la trovo una dei migliori flavour. Sennò mate + compiz offre tutto quello che abbiamo amato dieci anni fa di GNOME 2 (pornografia compresa)

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