Menu Chiudi

Lo sviluppo disordinato di compiz…

Ultimamente lo sviluppo di compiz sta diventando proprio caotico, mi riferisco alla versione di compiz consigliata nella guida “Ubuntu Dapper + XGL + Compiz” ovviamente, ossia quella “modificata” da Quinnstorm e altri.

Rispetto alle versioni “vanilla”, anch’esse disponibili nei repo della guida (compiz-vanilla, compiz-gnome-vanilla), la versione di quinnstorm ha:

  • Più plugin (e quasi tutti inutili, tranne trailfocus e state)
  • Patch che ne differenziano il comportamento rispetto a compiz originale
  • Modifiche strambe “richieste” da utenti dei forum di compiz
  • Modifiche ancora più strambe volute da chi sviluppa compiz-quinnstorm

Come potete intuire questo sta portando ad una situazione in cui ogni nuovo aggiornamento di compiz “upstream” da parte di David Reveman comporta troppi cambiamenti e troppe modifiche da tenere sotto controllo… e quindi l’instabilità più totale.

Ricordo ancora la versione 0.2 di compiz. Era stabilissima, molto veloce e soprattutto faceva le stesse cose di quel mostro che è diventato adesso compiz! Questo mi fa pensare che forse quelli di Novell non hanno avuto tutti i torti a sviluppare Xgl/Compiz in modo “autoritario” e senza accettare input da parte della comunità… anche se ovviamente non è un modo di comportarsi consono alla nostra etica.

Per questi motivi ho aggiunto una piccola nota all’inizio della guida “Ubuntu Dapper + XGL + Compiz“, in cui segnalo l’ultima versione “affidabile” di compiz-quinnstorm che potete installare. In attesa (o con la speranza?) che il tutto venga razionalizzato… :-)

Tomboy in gtkmm… continua la lotta contro il male :F

Vorrei ringraziare imu, Shuren e “l’anonimo“… che hanno risposto al mio appello “Tomboy in gtkmm… ma sarà mai rilasciato?” per incoraggiare la riscrittura di Tomboy in C++ invece di Mono. Grazie ai vostri commenti sul sito dello sviluppatore sembra che abbiamo innescato un piccolissimo ma molto utile (e costruttivo, finora) dibattito.

Uno degli hacker GNOME più estremisti, Hubert Figuere, ha risposto con i nostri stessi toni chiedendo che l’eventuale port venga rilasciato al pubblico :) e successivamente si sono aggiunti altri commenti di incoraggiamento e perfino consigli tecnici e offerte di aiuto per continuare l’opera.

Grazie per aver risposto al mio piccolo appello! I commenti hanno avuto il loro effetto e mi sento di aver fatto la cosa giusta 8)

Vorrei cmq chiedere a tutti i lettori che la pensano come me: prendete due minuti di tempo e aggiungete un commento anche voi! Fatelo adesso! :D Basta cliccare su questo link e scrivere un messaggio di incoraggiamento a rilasciare i sorgenti del port. Se volete, o se non masticate la lingua dei barbari, potete usare il messaggio “preconfezionato” che avevo scritto nell’altro post:

I agree with felipe, Tomboy rewritten in gtkmm would be much appreciated and you wouldn’t offend anyone! thank you

FIRMA

Grazie ancora!

Sempre più gente (influente) lascia Mac per Linux!

NB: le opinioni espresse qui di seguito – tranne quando espressamente scritto -non sono mie ma di utenti “storici” di MacOS, nonché grandi sostenitori di Apple… in passato

Nel vecchio post Switch da Mac a Ubuntu! segnalavo – senza nascondere la soddisfazione – il passaggio di due utenti Apple “storici” all’adozione di GNU/Linux come OS, e chiudevo il post con la speranza che questa tendenza continuasse…

Bene, come segnalato da osnews la tendenza continua :D

Qui e qui potete leggere le motivazioni che hanno portato gli editori/webmaster di http://www.resexcellence.com/, un sito proprio incentrato su MacOS e la comunità di entusiasti di Apple, a passare a Linux! :-)

Riassumendo i loro punti:

  1. Comunità di merda composta essenzialmente da fighetti che si aspettano la pappa pronta senza doverla mai pagare (quando poi spendono cifre spropositate e inutili in hardware, N.d.F.) e limitandosi a criticare in modo che si può definire solo: “snob”
  2. Apple e il suo modo di fare ostile alle famose “terze parti” che scrivono app per MacOS, ad esempio clonando progetti di sviluppatori indipendenti, soffocando iniziative indipendenti, limitando l’interoperabilità con mondo non-mac.
  3. Qualità del software scadente, con riferimento a iLife 06 e ad episodi realmente accaduti.

Ovviamente i vantaggi e i motivi per passare alla comunità OpenSource:

  1. La comunità stessa! E questo non ci coglie di sorpresa :-)

Così essenzialmente adesso stanno lasciando il sito in mano alla comunità Apple, se ne esiste una, per vedere come se la caveranno… :D Trasformano il tutto in un Wiki (già già, opensource…) e daranno accesso a modificare il sito a tutti; continueranno a pagare banda e hosting e staranno a vedere cosa riesce a combinare la “comunità”…

Ah, ovviamente la distro prescelta per sostituire MacOS è Ubuntu ;-)

GNOME vs Mono. Chi ci difenderà da noi stessi?

In questo vecchio post avevo descritto uno scenario in cui prevedevo che l’integrazione tra GNOME e Mono potesse diventare oggetto di crisi all’interno della comunità ed è quello che sembra stia accadendo adesso.

Su una mailing list di GNOME (desktop devel list) è scoppiata un’altra guerra tra PRO e CONTRO Mono. Tra PRO e CONTRO l’adozione di Mono, una tecnologia che, lo ripetiamo, deriva niente meno che dal nemico numero #1 (!). Tra PRO e CONTRO la sottomissione di GNOME ai voleri di società IT piene di soldi (leggi Novell). Tra PRO e CONTRO la coerenza di rispettare i motivi per cui GNOME è nato: libertà di usare software che sia svincolato da legami con aziende che lucrano alle nostre spalle!

Il dibattito si è spostato sui vari blog degli sviluppatori. Ovviamente è facile capire come si svolga. Da una parte gli sviluppatori pro-mono stipendiati da Novell insistono che Mono è la cosa più favolosa al mondo e che in fondo in fondo in fondo micro$oft è quasi una azienda amica di GNOME (!!). Dall’altra parte gli sviluppatori più liberi o più indipendenti o – perché no – stipendiati da RedHat, sostengono a ragione che tra tutte le stronzate che si possono fare… quella di integrare in GNOME guarda caso proprio Mono è la più colossale.

Io che non sono stipendiato da RedHat e né da Novell, e non sono uno sviluppatore ma un utente di vecchia data e quindi appassionato alle idee di fondo che stanno alla base della mia scelta di usare GNU/Linux e software open source …espongo la mia semplice prospettiva:

Ma tra tutte le scelte possibili …cacchio proprio MONO?!? Proprio micro$oft? Mi sento un po’ tradito. In questi casi torno a sperare che KDE4 cresca bene e che io possa avere una scelta reale nel caso in cui GNOME diventi per me moralmente inaccettabile.

Vorrei leggere il vostro parere, grazie. Assicuro tutti che ho letto montagne di doc tecniche e legali su Mono, la domanda resta ugualissima: perché proprio il nemico #1? :(

GtkAppWindow? La menubar universale per GNOME

Ogni volta che leggo qualcosa sulla possibilità di avere una GtkAppWindow nelle GTK il mio cuor s’accende di speranza.

MenuBar

Federico Mena Quintero, uno dei “grandi” messicani che stanno dietro GNOME, in questo post ha riacceso le mie speranze, riferendo di una discussione avuta presumibilmente in IRC o su ML riguardo alla faccenda.

Già, ma cosa sarebbe sta GtkAppWindow? Beh, è quella barra dei menu che vedete in alto in molti OS “alternativi” tra i quali spicca da sempre per visibilità MacOS
E’ – o meglio sarebbe – una particolare finestra GTK che contiene un menu e una serie di possibili altre estensioni, tra cui una status bar e/o un contenitore di applet e/o un’area di notifica. Insomma non avete mai visto una schermata di MacOSX? :-)

Vantaggi nell’avere una menubar universale? Molti, eccone alcuni:

  1. Niente spreco di spazio. Attualmente la configurazione standard di GNOME prevede due pannellozzi che ciucciano spazio inutilmente. Con una menubar ogni applicazione avrebbe un bel numero di pixel in meno.
  2. Sensatezza. MacOS non è l’unico OS ad aver adottato la menubar, e non è stato nemmeno il primo! Dietro ci sono studi di usabilità che ne confermano le doti. Quindi adottare una menubar non significa “copiare la Apple” ma è una scelta di sensatezza!
  3. Integrazione. Usare un’interfaccia che delega tutte le cose ripetitive ad un’area sempre uguale e ben definita del desktop dà la sensazione che ogni app sia integrata con il resto del desktop, e che “ogni cosa” faccia parte di un “tutto”.
  4. Semplicità. Questa proprio non si può spiegare :D Avere una *unica* zona a cui guardare per cercare i menu, invece di cercare con gli occhi in ogni app, è una cosa che da una sensazione di semplicità e razionalità.

Svantaggi nell’avere una menubar universale? Uno, eccolo:

  1. Qualche deficiente che dirà: “Ma GNOME copia dalla Apple!”

A mio avviso questa è una delle cose più spaziali che potrebbe riservarci GNOME per il futuro, spero proprio che il bug #127958 venga risolto e che anche noi possiamo avere un desktop *realmente* integrato! Mi rendo conto che una menubar non basta, ma sarebbe un tassello importante ;-)

Switch da Mac a Ubuntu!

Come segnalato nel blog di Luis Villa, sempre più persone stanno facendo la scelta giusta! Sempre più persone passano da Mac a Linux, da OSX a Ubuntu.

Luis Villa linka in particolare i blog di due nomi abbastanza influenti nell’universo dei blog “tecnici”: Mark Pilgrim e Tim Bray, il primo lavora per IBM e il secondo per Sun. Entrambi spiegano le ragioni per cui hanno deciso che Apple può continuare a vendere i suoi prodotti agli idioti che si fanno abbagliare dal miraggio che spendendo il triplo del normale possono essere trattati in maniera migliore dal proprio spacciatore di elettrodomestici… per poi restare delusi!
La ragione numero uno per abbandonare Apple è infatti: “perché mai Apple deve chiudermi tutte le porte col mondo esterno?”, e stavolta parliamo di apertura dei formati di salvataggio dei file personali. La scusa per la riflessione è il passaggio del formato di salvataggio della posta di Mail.app da mbox ad una “cosa” proprietaria. Lo stesso succede con praticamente tutto il resto delle applicazioni, a leggere loro.

Beh che dire, io sono più che contento. Non ho mai posseduto niente di Apple e soprattutto non ho mai ceduto alla falsa lusinga di Apple che nobilita l’OpenSource adottando un modello di sviluppo aperto… Apple è semplicemente un’altra azienda pescecane che vede in noi una comunità da sfruttare. OSX ha preso dalla comunità OpenSource tanto, anzi tantissimo, e cosa ha dato in cambio?

(modificato per eliminare un commento un po’ fuori luogo su Mr Steve Jobs)

GNOME sempre più per idioti?

Mr Linus Torvalds lo aveva detto qualche tempo fa che GNOME è per idioti. Se ricordate avevo predetto che questo avrebbe avuto ripercussioni positive sullo sviluppo di GNOME… mi sbagliavo.

compare-images-on-martello.png

In questo recente post su Planet GNOME uno degli sviluppatori si è lamentato del progressivo e continuo (tuttora) impoverimento dell’interfaccia di GNOME. In particolare il suo post faceva un confronto tra l’attuale tema di icone di GNOME e quello che sarà distribuito con la versione 2.14 del Desktop. Con le nuove icone, ad esempio, non ci sarà più distinzione tra file PNG e JPG nelle icone per le immagini, o peggio ancora tra SMB o SSH nelle icone per le cartelle in rete.

I post ha scatenato un fiume di reazioni agitate tra gli sviluppatori. Ma la cosa strana è che l’agitazione era tutta concorde con il primo post! Adesso c’è una fila di sviluppatori di GNOME che scrive che “GNOME è per idioti” …paradossale.

Per la cronaca la scusa per eliminare le scritte tipo “PNG” o “SSH” è arrivata “dall’alto” e quindi, come succede con GNOME, non è nemmeno in discussione: le scritte sulle icone non vanno bene per la GNOME HIG (Human Interface Guidelines) e per le Traduzioni… Come se uno si mettesse a tradurre SSH o PNG -.-

Fedora core 5 + Mono = Micro$oft GNOME?

Nota: *non* venite a dirmi che Fedora non è Red Hat…

Micro$oft: Una azienda che fa tante cose

Mono: Qui c’è il sito del progetto, Mono è un’insieme di pezzetti di tecnologia ispirati a .NET della Micro$oft (alcuni “pezzetti” sono proprio direttamente derivati) per creare un framework (Virtual Machine, Compilatore, Linguaggio C# ecc ecc) “facile” e che attiri molti sviluppatori imitando la compatibilità con .NET di Micro$oft. In realtà la tecnologia .NET è stata un mezzo insuccesso e non si sono mai viste queste ondate di sviluppatori…

Miguel de Icaza: Fondatore di GNOME, di Ximian e di Mono, attualmente uno dei pezzi grossi di Novell …ha lui stesso dichiarato che quando era appena diciottenne non è riuscito a farsi assumere da Micro$oft per questioni legali e di immigrazione (è messicano). Interessantissima questa intervista rilasciata a The Register, in cui dice cose del tipo: “[…] Microsoft really does develop some really interesting technology […] Some scientists use TeX or LatEX but for most people Word is the thing that writers use these days […]” e ancora: “When it comes to .NET they’ve done a really outstanding job”. Ultima chicca dalla stessa intervista: “The I/O model is based on the Win32 model – we have to emulate the behaviour – and it turns out that behaviour is extremely nice […] They have a beautiful security system and we’re emulating the whole security infrastructure” – vi consiglio di leggerla tutta…

Nat Friedman Altro fondatore di Ximian, altro pezzo grosso di Novell insieme a Miguel de Icaza. Lui invece ha lavorato in passato per Micro$oft.

Ieri l’annuncio che Fedora adotterà Mono. Fedora era l’unica distro che resisteva fieramente all’invasione di app Mono, cercando di promuovere python invece (come sarebbe giusto e auspicabile). La compagnia che spinge verso l’adozione di Mono è ovviamente Novell, che ha investito un mucchio di soldi per creare applicazioni dal forte impatto su GNOME (Beagle, Tomboy, Banshee, Muine, ecc ecc) e che ha cercato a più riprese di insinuare Mono dentro alcune parti centrali di GNOME (es. la gaffe di gnome-volume-manager che di default cercava di lanciare un’app Mono…).

Mono è essenzialmente una tecnologia Micro$oft e usa direttamente parti con licenze dubbie e ovviamente non libere. Novell e Miguel de Icaza non hanno comprato diritti e non hanno ovviamente la certezza che Micro$oft, una volta che Mono entri dentro GNOME, non si metta a denunciare la FSF.

Lo scenario predetto da Seth Nickell già qualche tempo fa è questo:
1) Novell spinge per adottare Mono
2) Stallman e molti altri chiedono chiarezza du Mono e mostrano scetticismo
2) RedHat dopo una lunga resistenza è l’ultima azienda ad adottare Mono (e questo è successo ieri)
3) Mono entra dentro GNOME e molte parti centrali cominciano a dipendere da esso
4) Micro$oft non aspetta altro e porta in tribunale tutti

Ma dico, con tutta la comunità che abbiamo alle spalle dobbiamo infangarci proprio con della tecnologia proprietaria? E tra tutte le aziende che producono software proprietario… proprio Micro$oft?!? E’ il più grosso controsenso che riesco a farmi venire in mente.

Dunque? Fedora + Mono = ? Nel mio caso alle prime avvisaglie che GNOME comincia a dipendere da Mono per parti che non siano semplici applicazioni …passo a KDE, e invito tutti a seguire l’esempio.

Dopo anni di trolleggiamenti da parte di GNOME nei confronti di KDE ci troviamo in una situazione in cui KDE è molto ma molto più libero da politiche di mercato e da licenze strane rispetto a GNOME. Stallman ha già espresso il suo parere contrario a Mono dentro GNOME e forse prima o poi potrebbe ufficialmente benedire KDE come Desktop ufficiale della FSF :-)

aggiornamento su “GNOME: una mano sulla coscienza…”

Aggiornamento: ecco uno dei primi frutti del “cazziatone” di linus agli sviluppatori GNOME (vedi precedenti post). Una proposta per il nuovo dialogo di stampa con tutte le opzioni avanzate, inaccessibili nel dialogo attualmente in uso da GNOME:

DEMO grazie a Christian Schaller

Niente da fare… Linus è un comunicatore e leader nato, e sono sempre più convinto che il mega-flame sia stato un bene per la crescita di GNOME

PS: Notare che il prototipo attualmente usa le librerie FLTK, per questo sembra più brutto di quanto dovrebbe essere una volta finito, in ogni caso complimenti per la reazione quasi-immediata :)

GNOME: una mano sulla coscienza…

Come ci aspettavamo, dopo la sfuriata di Linus contro GNOME e i vari commenti sarcastici… arrivano gli esami di coscienza da parte degli sviluppatori di GNOME :-)

In un recente post nel suo blog, Luis Villa scrive quello che tutti gli utenti GNOME (e KDE) pensano e sanno benissimo, ma non dicono: semplicità o potenza, stabilità, libertà eccetera sono tutte cose inutili se manca la “scintilla” dell’innovazione! In cosa è innovativo GNOME?

I dev GNOME hanno paura di introdurre nuovi possibili bug, di andare contro la HIG, di non riuscire a mantenere il ciclo di rilasci a sei mesi… di innovare. Anche quando ci sono nuove proposte, vengono spesso bocciate a causa di quelle paure :-/

Vai alla barra degli strumenti