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Suki Yo Ai Shite ❤ Enterprise OSS

Non mi andava di lasciare il grafico calante di “le cose sono due” in bella vista… per cui mi sono messo a cercare spunti ottimistici.

Il fatto che le nostre parole chiave preferite non siano più degne di Google Trends sembra trovare conferma nel poco entusiasmo che vedo sui siti di riferimento.

Questo non significa che le cose dietro le quinte non si muovano… Basta cambiare parole chiave

Vendola Puglia a Microsoft

Non è solo un bieco gioco di parole. I riferimenti sono nelle interessanti discussioni scaturire dai post di Marco, Amon Paike, Tungsteno, c4rd0, Frafra e anche altri in SocialBox.
Nichi Vendola non è certo uno sprovveduto e se ha pensato di siglare un accordo con Microsoft significa che ha già ponderato tutti i pro, i contro e tutto quel che sposterebbe Microsoft in Puglia, in termini di soldi e dunque in termini di consenso. Poco male se pochi esaltatati estremisti protestano…
Quando leggo in politichese infarcito di parole chiave che la regione Puglia sostiene il software libero ma non dice no ai grandi competitori, e che la scelta di siglare l’accordo con Microsoft deriva dalla volontà di rendere la Puglia e il Sud un polo d’eccellenza mi scappa una risata amarissima come la birra che sto sorseggiando, e allora voglio proprio brindare a Nichi e alla sua personalissima Italia migliore.
È proprio il gioco ad essere bieco.

Microsoft contro OpenOffice.org (e la coerenza)


Voglio dare un po’ più di eco a questo video segnalato da Patrizio, e aggiungere anche una piccola osservazione: in mezzo a tanti messaggi spudorati e ai trucchetti di marketing spicciolo, questa pubblicità ha senza dubbio anche un nocciolo di verità. OpenOffice.org continua ad essere visto un po’ come un clone scalcinato di Microsoft Office, specialmente per i problemi di compatibilità con i formati di Office.
Piuttosto che una pecca di OpenOffice.org però, non è forse lo stesso controproducente e ormai impraticabile protezionismo di Microsoft la causa di tutto ciò? Mentre aspettiamo che LibreOffice assuma un respiro più comunitario di quanto avrebbe mai potuto fare OpenOffice.org, non possiamo far altro che invocare provvedimenti illuminati da parte della UE e augurarci la realizzazione pratica di tutti i proclami delle istituzioni che teoricamente favorirebbero il formato ODF.

La Borsa di Londra prova Linux con successo

In queste pagine discutiamo spesso di un tema che mi sta molto a cuore: l’adozione di soluzioni basate su Linux in ambito professionale e istituzionale, commentando esperienze – positive o negative che siano – di chi cerca di liberarsi dal monopolio di Microsoft.
Stavolta si tratterebbe del successo, così riporta ComputerWorldUK, della migrazione della Borsa di Londra da Microsoft TradElect (.Net) a Millennium Exchange, basato su Linux, Solaris e database Oracle. Uso il condizionale perché CW-UK riporta che questo è solo un risultato parziale e non ufficiale di un primo test eseguito a pieno carico. Un altro test è previsto per il 23 ottobre. Se tutto andrà per il verso giusto la transizione – iniziata già da tempo e caratterizzata da un attento studio e sviluppo – avrà ufficialmente luogo il 1° novembre.
TradElect sarebbe abbandonato a causa di presunti malfunzionamenti e soprattutto per ragioni di oggettiva superiorità tecnica. I risultati indicano infatti che passando da TradElect a Millennium Exchange, per ogni transazione si avrà un notevole risparmio di tempo. Che la speculazione abbia inizio!

_~^°Oo MiCrOsOfT mIgRa lE uTeNzE LiVe a WoRdPrEsS oO°^~_

wordpressSapete tutti che sono un fan di WordPress (del resto è una delle componenti principali di pollycoke), ancora di più da quando Automattic ha annunciato di aver trasferito marchio e logo di WordPress alla WordPress Foundation (qui il post di Alessandro).
Oggi commento un annuncio che da un lato spiazza, dall’altro è una conferma della qualità senza paragoni della piattaforma di blogging che ho scelto anni fa e che continuo a consigliare: Microsoft ha deciso di migrare le utenze da Live Spaces a WordPress (post di Emanuele Rampichini).
Dal punto di vista tecnico credo che a riguardo non possano esserci dubbi o perplessità da parte di nessuno: rispetto a Live, WordPress è indubbiamente un grosso passo avanti per chiunque abbia intenzione di esprimersi attraverso un blog; ma strategicamente parlando, Microsoft ha rinunciato ad una imponente parte della sua offerta, specialmente considerando che, a quanto è stato detto, dietro non c’è un accordo finanziario.
Beh, auguri ad Automattic/Wordpress per i milioni di nuovi utenti guadagnati, li accogliamo α bRαcCiα αPeRte ;)

Chi comprerà Novell/Suse? (facciamo una colletta, meglio)

Aggiornamento: Wall Stree Journal riporta che VMWare comprerebbe Suse, i brevetti andrebbero ad Attachmate.
Non è una novità che Novell sia in vendita, o meglio in cerca di un compratore, da ormai parecchi mesi. Ne è stata data notizia in SocialBox (fate una ricerca) e ne ho parlato personalmente in più occasioni.
Il motivo di tanto interesse per le sorti di Novell è duplice: da una parte (Open)Suse, che è una delle distribuzioni enterprise più accreditate e, più frivolamente, forse l’unico vero riferimento per KDE; dall’altra Novell stessa, il cui valore – come sempre più spesso accade – si misura in brevetti registrati e che tanto per dirne una è proprietaria del marchio UNIX, vinto a SCO in una delle più epiche battaglie legali a memoria di pinguino. Tra l’altro Novell è quella stessa azienda che ha stretto una Secretissima Alleanza con Microsoft…
Adesso è spuntato fuori che queste due “parti” sono state divise in altrettante società finalmente pronte ad essere acquisite da compratori che (in puro stile Novell) al momento restano sconosciuti. Sono ovviamente fioccate ipotesi sui potenziali acquirenti: HP? Microsoft? Dell? Oracle? VMWare? E …e se Red Hat comprasse Novell? La posta in gioco è alta.

Recensione di Haiku R1 Alpha 2

Di recente ho immolato un vecchio portatile all’altare della conoscenza e del gaudio retro-geek. Adesso sto realizzando che probabilmente dopo lo stress a cui l’ho sottoposto non ne farò più molto (resisteva con l’anima aggrappata ad un fdisk) ma ne è valsa la pena!
Dopo tanto tempo – ci avevo sperato con ZetaOS, ma non se ne fece nulla – avevo messo da parte la mia curiosità nei confronti di cloni di BeOS. Poi ho finalmente trovato una versione di Haiku, la R1 Alpha 2, che è stata in grado di installarsi, avviarsi e regalarmi un po’ della magia di quel sistema operativo glorioso che rivive grazie ad un progetto interamente open source. Vi regalo qualche passaggio dell’installazione, schermate del sistema installato e alcune considerazioni sul suo fascino.

Pensierini di pollycoke su Docs.com

Pensierini di pollycoke su docs.com
Pensierini di pollycoke su docs.com

Ecco la prima (per quanto mi riguarda) schermata del tanto atteso Docs.com.
E che cosa sarebe questo tanto atteso Docs.com?” sento dire a qualcuno tra le ultime file… Beh non è altro che un modo per utilizzare Microsoft Office Online,integrato con Facebook e con qualche funzionalità di condivisione e modifica collaborativa. Ci trovate infatti Word, Excel e PowerTristezzaPoint, con tutte le funzioni di base (quelle usate dalla stragrande maggioranza di utenti), insieme ad alcuni pulsanti per indicare l’URL del documento o per segnalarlo sul vostro profilo di Facebook.
Sì, praticamente non è altro che la risposta alla concorrenza (evviva la concorrenza!) di Google Docs, anche se fa molto strano vedere Microsoft che dà gratis online il suo miglior prodotto nonché gallina dalle uova d’oro… ma c’è di più.

Microsoft: OEM vuoi risparmiare? Aiutami a vendere Office

Simpatica iniziativa di Microsoft che ci permette di colorire di buon umore la giornata.
Per una volta tanto Microsoft non assume quella faccia di avido monopolista che tutti i cantinari gli attribuiscono. Questa volta Microsoft va incontro alle esigenze dei poveri distributori di PC, gli OEM che per loro capriccio continuano a voler inserire Microsoft Office nei loro pacchetti, pagando $5 una licenza che poi al consumatore costerà decine di volte tanto.
Ecco cosa ha pensato di fare Microsoft: gli OEM adesso potranno avere un consistente sconto e pagare solo $2 a licenza ma – in cambio – nei PC che ci vendono dovranno preinstallare anche MS Messenger, MS Mail, MS Writer, MS Photo Gallery, MS Movie Maker, MS Family Safety, MS Sync e come ciliegina finale anche la Bing Bar! In questo modo l’utente sarà spinto da tutte le parti a passare alla versione completa di Office 2010. ZDNet ha provato a chiedere conto di questa politica ma purtroppo da parte di Microsoft è arrivato un secco rifiuto a discuterne i dettagli.
Non è un’iniziativa simpatica? :)

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